Giallo. È il colore di Mandelieu La Napoule a febbraio. Piccola cittadina francese sulla Costa Azzurra, a pochi chilometri da Cannes tra i massicci dell’Esterel e del Tanneron, vanta il titolo di capitale della mimosa.
Questo sole invernale fiorisce ogni anno sulle colline intorno a Mandelieu. Sono i boschi di mimose più grandi d’Europa che colorano il paesaggio come un quadro impressionista e inebriano l’aria con il loro caratteristico profumo. Basta percorrere in auto la “Strada della Mimosa”, un itinerario di 130 chilometri che collega Bormes les Mimosas a Grasse, passando per Le Rayol Canadel, Sainte Maxime, Saint-Raphael, Tanneron e Pegomas. Al chilometro 108 c’è Mandelieu-La Napoule, la tappa principe di questa “Corniche d’Or” (Cornice d’Oro) che attraversa le rocce rosse del Massiccio dell’Estérel e il blu del Mediterraneo sovrastato dal più grande bosco di mimose d’Europa. L’ideale è fermare l’auto e addentrarsi a piedi tra le colline illuminate da questi piccoli soli profumati.
La mimosa, che appartiene alla famiglia delle acacie, si presenta sottoforma di arbusti o alberi che possono raggiungere più di 10 metri di altezza. Una attrazione turistica ma anche un vanto economico per questa cittadina: basti pensare che su una produzione nazionale di 18 milioni di steli di mimosa, 11 milioni sono prodotti nelle Alpi Marittime e 6 milioni proprio nei comuni di Mandelieu La Napoule e Pégomas.
Proprio nel mese di febbraio Mandelieu-La Napoule vive al ritmo della fioritura di questi bellissimi soli. Un fiore talmente amato dagli abitanti che la città gli ha dedicato un festival: la Festa della Mimosa che quest’anno si svolgerà dal 15 al 22 febbraio celebrando il tema dei cinque elementi.
La Festa della Mimosa di Mandelieu-La Napoule è uno dei tre grandi eventi invernali della Costa Azzurra. Accoglie ogni anno più di 60.000 turisti. Ufficialmente celebrata per la prima volta nel 1931, anche se la mimosa fece la sua comparsa in Costa Azzurra attorno al 1880. Importata dall’Australia e piantata sulla Croix des Gardes e nel Massiccio del Tanneron, la mimosa ha permesso a Mandelieu-La Napoule di sviluppare la sua economia e di veder nascere un nuovo mestiere: quello del mimosista.
Dal 1931 a oggi, la Festa della Mimosa è cresciuta, passando dalle dimensioni di un carro fiorito a quelle di grande festa popolare. Gli abitanti addobbano i carri di mimose appena colte con un meticoloso lavoro di intreccio dei rami. La sfilata dei carri è il momento clou della festa che poi si conclude con la battaglia dei fiori. La cosa più importante è che più di 12 tonnellate di mimosa sono acquistate dai produttori locali.
E per chi ama le atmosfere da fiaba, tappa imperdibile è quella del Castello di La Napoule. Edificato in riva al mare nel 1387 dai conti di Villeneuve, fu rilevato nel 1917 dal miliardario americano, nonché pittore e scultore, Henry Clews e dalla moglie Marie. Sembra un set cinematografico. L’incisione “Once upon a time” (C’era una volta) che campeggia sul cancello di ingresso annuncia che si sta per entrare in un mondo fantastico. Un vero incantesimo di opere d’arte, incisioni e simboli che per la maggior parte sono stati scolpiti da Henry Clews in persona: mostri, simboli fallici e creature fantastiche spuntano da ogni dove. Impressionanti e decisamente più romantici sono i giardini monumentali che attorniano il castello. A gestire il bene è oggi la fondazione d’arte Henry Clews che accoglie giovani artisti di tutto il mondo in cerca di ispirazione.