Basta svoltare l’angolo ed ecco che appare in tutta la sua bellezza. Matera è lì, splendida nella sua semplicità e contemporanea maestosità, davanti agli occhi di tanti turisti curiosi e pronti a vivere un’esperienza unica, quella di una passeggiata senza tempo tra le sue strette vie. Ciò che colpisce i visitatori, affascinati dalle lunghe scalinate e pareti chiare tra le quali la città invita a perdersi, è il silenzio e la tranquillità che si gode in tutta l’area storica del paese Patrimonio Mondiale Unesco: le vie, infatti, sono percorribili solo a piedi, mentre i clacson e lo sfrecciare delle auto rimangono solo un lontano ricordo.

La prima cosa da fare, è quella di lasciarsi guidare dall’istinto e lanciarsi alla scoperta degli angoli più sperduti, per convergere poi sul lato posteriore del centro storico da cui poter ammirare il paesaggio circostante, quello della Murgia. Ovunque lo sguardo decide di volgersi, c’è una scoperta: tutta la città è infatti un capolavoro, dettato da un mix di natura e ingegno umano, che ha studiato il modo migliore per adattarsi al contesto circostante. Matera è in effetti la città dei Sassi, il cui nucleo urbano originario si è sviluppato a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia (alcune delle quali visibili proprio di fronte alla città, sulle alture naturali che si vedono al di là del canyon scavato dal torrente Gravina) e successivamente modellate in strutture sempre più complesse. Quello che si nota oltre il torrente, è l’area del Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano (Parco della Murgia Materana), dove possono essere ammirati gli insediamenti più antichi del territorio come la Grotta dei Pipistrelli, i villeggi neolitici come Trasanello e i villaggi rupestri. Le Chiese rupestri, probabili luoghi di culto di antiche civiltà, possono essere visitate con un occhio di riguardo alle più significative, vale a dire Santa Maria de Idris (San Giovanni in Monterrone), Santa Lucia alle Malve e San Pietro Barisano.  Un percorso adatto a far scoprire le meraviglie di Matera, può essere quello proposto dal sito ufficiale della città www.comune.matera.it,  che consiglia di spingersi dalla Villa comunale su via Pentasuglia, dove si può incontrare il Sasso Barisano e il Montastero di S. Agostino dal cui sagrato si può godere della vista sulla Murgia Timone da una parte e la Civita (il cuore antico della città) dall’altra. Continuando su via D’Addozio si può ammirare la chiesa rupestre di S. Pietro Barisano, per giungere in via Fiorentini, che si trova ai piedi dello splendido agglomerato della Civita. Qui si trovano diverse indicazioni per seguire l’itinerario turistico, ma il sito consiglia di proseguire su via Fiorentini ammirando case e complessi circostanti, fino a giungere a via Madonna delle Virtù che corre lungo lo strapiombo sulla Gravina. Salendo fino a Vico S. Leonardo si raggiunge il Convicinio di S. Antonio, gruppo di quattro chiese rupestri. Tornando in via Buozzi, dopo un breve cammino, si giunge a un bivio tra via Casalnuovo e via Ridola, dove, affacciati dalla piazzetta Pascoli, si può godere ancora una volta dello splendido panorama sui Sassi, questa volta dal centro di Matera.

CONSIGLI. Che si giunga in città coi mezzi pubblici, in moto o in auto, si consiglia di farsi trovare pronti al “trekking” cittadino: dotati di abiti e calzature comode, sarà più facile poter godere appieno della passeggiata tra le vie di Matera. Se si decide di prenotare un albergo nella zona storica, ricordarsi di distribuire al meglio il peso dei propri bagagli (magari non di grandi dimensioni): percorrere alcune delle vie più impervie, o le scale, sarà più agevole e non si rischierà qualche ruzzolone. Ritagliarsi qualche momento per lo shopping: nel centro si possono incontrare una serie di piccoli negozietti di artigianato che vale la pena visitare, per portare a casa un “pezzo” di Matera, magari grazie a qualche magnifica creazione in tufo.

Maura Savaris