Il fascino dell’antica Roma rimane, nei secoli, indiscusso. Lo conferma, ogni giorno, il numero di turisti che invadono le vie della Capitale italiana per ammirare il Colosseo, l’Arco di Costantino e tutti gli altri monumenti del periodo. Ma aggirarsi per il centro storico di Roma non è l’unica alternativa offerta a chi vuole vivere una giornata da vero romano, anzi. Una delle esperienze più significative può essere certamente vissuta ad Ostia Antica. Sita nel Municipio di Ostia, all’interno del Comune di Roma, l’area archeologica di Ostia Antica non ha nulla da invidiare alla famosissima Pompei, anzi: ha avuto la “fortuna” di non essere stata sommersa – a differenza della nota località campana – da strati di materiali piroclastici eruttati dal Vesuvio. Eppure, forse, questo particolare la rende meno affascinante agli occhi dei turisti, che tuttavia giungono numerosi a visitarla.
Come per il sito campano, anche a Ostia Antica l’accesso all’area archeologica si trova all’interno della zona cittadina. Nessuna bancarella accompagna i turisti che possono parcheggiare in una zona all’interno della recinzione, fino ad esaurimento posti. All’area si accede attraversando un apposito tornello, dopo aver acquistato nella vicina biglietteria apposito ticket (al costo di 8 euro; il prezzo può essere azzerato tuttavia se si decide di visitare il sito durante la prima domenica del mese, quando diversi musei e beni archeologici dell’intera Penisola sono aperti al pubblico gratuitamente). Subito si viene proiettati indietro nel tempo. Lungo il Decumano (una delle due vie principali, come in ogni insediamento fondato dagli antichi romani) si incontrano una serie di edifici, alcuni meglio altri peggio conservati, ma tutti degni di nota.
Da visitare, ad esempio, la Caserma dei vigili (istituita perché, a quell’epoca, gli incendi erano molto diffusi: nella sola Ostia Antica ci lavoravano 400 uomini, che intervenivano non solo in caso di incendi, ma anche quando sorgevano necessità di ordine pubblico): posta poco distante dalla via principale, non è sugli itinerari principali dei turisti e dunque permette di aggirarsi in completa tranquillità tra i capitelli e stanze. Molto belle anche le Terme di Nettuno, che permettono di ammirare – da una terrazza sopraelevata – uno splendido mosaico ottimamente conservato, nonché il Teatro. Difficile, però, in questi casi, riuscire a ritagliarsi uno spazio che permetta in solitudine di calarsi pienamente nel contesto, facendosi avvolgere dai profumi e dai rumori della natura, dai colori del cielo e delle architetture. Si sarà spesso attorniati da altri turisti, a volte chiassosi. Come fare allora per poter godere appieno di un’esperienza unica come quella che Ostia Antica può offrire? Accedendo al sito alle prime ore del mattino. La biglietteria è aperta dalle 8.30, quindi nessuna scusa! Soprattutto nei fine settimana, quando l’afflusso di persone è maggiore, sarà la scelta azzeccata per apprezzare la visita al massimo.
Proseguendo nella visita, supportati da una guida o da una semplice piantina del sito, è possibile scoprire diverse chicche. Come quella riguardante la presenza di un vero e proprio museo: sito all’interno di uno splendido edificio di epoca rinascimentale (che originariamente era destinato ad accogliere le scorte di sale provenienti dalle vicine saline), il museo custodisce suppellettili, oggetti d’avorio, bronzo e vetro, sarcofagi, mosaici, pitture. L’area dispone di un bookshop e di una caffetteria, che permettono di fare una pausa e tornare, almeno per qualche momento, nel ventunesimo secolo per poi riprendere ad immergersi nella storia. Presso lo shop, come nel museo ed in ogni angolo di Ostia Antica, si impara la storia di questo insediamento, fondato nel IV secolo a. C.: nata come cittadella fortificata, per il controllo dell’accesso fluviale alla città di Roma, Ostia si è progressivamente ingrandita, divenendo importante città nel giro di pochi secoli. Circondata da imponenti mura di difesa dotate di tre accessi (Porta Romana, Porta Marina e Porta Laurentina), Ostia Antica si è sviluppata intorno al decumano (lungo quasi due chilometri). Dopo aver conosciuto un lungo periodo di prosperità tra il I e il III secolo dopo Cristo, la cittadina fu però progressivamente abbandonata.
Il sito di estende su una superficie di circa 34 ettari, da vivere nella loro totalità. “Ostia Antica Passione Moderna”: ecco lo slogan dell’area archeologica. Uno slogan che colpisce nel segno. Gli appassionati di storia e non solo, rimarranno certamente affascinati da questo luogo senza tempo.
Maura Savaris