Si addestrano nel cuore di Roma, per essere sempre pronti a svolgere al meglio il proprio ruolo di guardia d’onore del Presidente della Repubblica. Sono i Corazzieri, militari di cavalleria pesante facenti parte del Reggimento Carabinieri addestrato a questo scopo dalla nascita stessa della Repubblica (in precedenza, avevano rivestito il ruolo di reparto di protezioni dei sovrani).
La loro regalità ed eleganza affascina da sempre generazioni di italiani, che possono ora approfondire la conoscenza di questo Reggimento, grazie all’apertura al pubblico della caserma “Maggiore Alessandro Negri di Sanfront”. L’iniziativa, voluta dal Presidente Mattarella, permette ai cittadini di conoscere più da vicino la quotidianità dei Corazzieri, che in prima persona guidano i loro ospiti all’interno dei locali della caserma. La loro sede, attigua al Quirinale, fa parte del complesso monastico annesso alla Chiesa di Santa Susanna ed è il luogo dove ogni giorno i Corazzieri si addestrano alle principali discipline militari indispensabili a garantire la sicurezza del Capo dello Stato. Sono numerose le attività che vengono da loro effettuate: difesa personale, equitazione, tecniche di scorta a piedi, in moto, in auto, tiro. Ognuno dei carabinieri ammesso a far parte del Reggimento, deve saper svolgere ogni tipologia di attività, anche se naturalmente i singoli vengono “indirizzati” a partecipare alle attività per cui sono maggiormente portati.
Sono proprio queste le discipline che vengono mostrate ai visitatori, insieme ai locali storici della Caserma: dalle scuderie al maneggio, dalla bellissima selleria comprendente pezzi storici ed altri regalati dai Capi di Stato stranieri, al salone delle moto d’epoca (tutte Guzzi, vengono rinnovate costantemente per avere un parco moto moderno ed efficiente). Accompagnati dalla simpatica mascotte dei Corazzieri (un cagnolino abbandonato in un parco della Capitale e salvato insieme ai fratellini proprio dai militari durante un’uscita di addestramento a cavallo), si visita anche la bellissima sala mensa, che affaccia sui resti della casa dei Flavi. L’area è stata scoperta nel 1964, durante gli scavi per la realizzazione di un nuovo refettorio per la caserma: contiene i resti di una dimora signorile, come molte altre sorte nel periodo romano nell’area tra piazza del Quirinale e quella di San Bernardo (è probabile che questi reperti facciano parte della casa natale di Domiziano). C’è tempo anche per visitare la Cappella intitolata a San Giorgio e dipinta, sulle pareti, proprio da un Corazziere, nonché il corridoio delle Corazze dove sono conservati gli elmi, le corazze storiche, gli stendardi e i simboli della storia del Reggimento e i riconoscimenti conseguiti nel tempo. Qui si trova anche una copia della preghiera del cavallo al suo padrone, scritta dal Tenente di cavalleria Marchese Granafei morto a Tripoli e dislocata in diversi punti della caserma.
La caserma è visitabile il sabato mattina, in gruppi a numero chiuso, alle ore 9.30 e alle 10.30: per poter prendere parte alla visita, è necessario prenotarsi. La visita è gratuita, si paga solamente la prevendita del biglietto. La visita, già molto interessante, diventa occasione di confronto con i Corazzieri, che molto gentilmente si mettono a disposizione dei cittadini per soddisfare le loro curiosità, trasformando le due ore trascorse con loro in un tour emozionante e coinvolgente.
Maura Savaris