Lo scorso martedì, 14 marzo 2017, lo Studio Sindra, laboratorio di Vittoria Parrinello, Camillo Triulzi, Violetta Uboldi e Sally Viganò è stato per la prima volta aperto al pubblico in occasione dello Studi Festival, evento milanese ormai alla sua terza edizione. Visitando la mostra si osserva che il cuore dello studio di via Leoncavallo è il forno, attraverso il quale gli artisti si dedicano alla sperimentazione del vetro e della ceramica. Il progetto della mostra, dedicata alla relatività speciale, è nato dalla collaborazione degli artisti con il fisico Riccardo Carli, che si è occupato del concept e della curatela dello spazio. Dal testo introduttivo curato per l’esposizione: «La teoria della relatività di Albert Einstein nacque più di un secolo fa, a Berna, in risposta a un urgente bisogno di armonia. A inizio secolo, la neonata teoria dell’elettromagnetismo presentava, accanto alle conferme sperimentali, aspetti inconciliabili con la ben nota meccanica classica, in particolare con il principio di composizione delle velocità. […] Albert Einstein ha ristabilito l’armonia ipotizzando che le leggi fisiche che governano i fenomeni siano le stesse in tutti i sistemi di riferimento. Ha elevato questa congettura al rango di ipotesi e, affiancando il postulato di invarianza della velocità della luce, ha costruito la teoria coerente che con questa mostra vi proponiamo di apprezzare».
Che cosa succederebbe dunque se tutti i punti vista unificati da questa legge venissero ancora una volta esplosi e osservati da diverse angolazioni? La costante c della velocità della luce è stata per una sera considerata “sotto un’altra luce”, dando vita a oggetti d’arte “relativi”, riferiti a una percezione differente rispetto a quella comune.
Gli effetti relativistici diventano evidenti per velocità prossime a quella della luce, come quelle delle particelle elementari. Pertanto, l’esperienza umana è estranea a questa classe di fenomeni, le cui conseguenze possono apparire estremamente “controintuitive” e lontane dal nostro senso comune. A meno che non si immagini di osservare le cose sotto un’altra luce.
Da queste interessanti basi di partenza per le creazioni artistiche sono partiti i seguenti artisti di cui inserisco le personali note esplicative espresse sulla propria opera.
Camillo Triulzi si è dedicato all’analisi delle trasformazioni di Lorentz, mettendo in mostra lo sviluppo bidimensionale e tridimensionale del principio di simmetria: due osservatori diversi dello stesso fenomeno possono quindi allineare le loro prospettive, trasformando le rispettive coordinate di spazio tempo e confrontarsi sull’ordinamento di dati ed eventi.

Camillo Triulzi, Trasformazione di Lorentz, Riferimenti, 2017, scultura in lastre di vetro industriale.
Con Oggetti relativi e 8,7509658919 x 108 m/s, Vittoria Parrinello e Violetta Uboldi hanno indagato l’invariante di Lorentz alcuni principi dell’alchimia relativistica. Gli oggetti in pâte-de-verre «comprendono due opposti: non sono né rotti né interi, né trasparenti né opachi, né utili né inutili. L’evento rottura si trova in un preciso dove e un preciso quando, cristallizzato in questo studio». Il numero atomico dell’oro è stato invece il punto di partenza per la seconda installazione, in cui oggetti in ferro vengono percepiti come dorati se si potessero modificare degli spettri di assorbimento del metallo verso le lunghezze d’onda del blu.

Violetta Uboldi e Vittoria Parrinello, Oggetti relativi, 2017, pate de verre.

Violetta Uboldi e Vittoria Parrinello, 8,7509658919 x 108 m/s, 2017, oggetti in ferro dorato.
La Varietà R3 x R è stata invece il centro dell’analisi di Sally Viganò, che attraverso la realizzazione di due opere in vetro ha indagato lo scorrere del tempo e il relativo evolversi, istante dopo istante, del sistema di riferimento. «Ogni attimo è una sezione tridimensionale di un mondo in quattro dimensioni».

Sally Viganò, Senza Titolo, 2017, vetrofusione.
Lo studio ha mostrato anche il lavoro di tre artisti ospiti. Davide Abbati, illustratore, ha riflettuto sul fenomeno del Redshift, traducendo in vetro una propria illustrazione. Scrive Carli in proposito: «Quando una sorgente di luce si muove allontanandosi da un osservatore, la frequenza misurata appare minore della frequenza all’emissione. Anche in questo caso, alte velocità comportano estremi spostamenti verso frequenze più basse. Estreme virate verso toni di rosso». Il fotografo Giorgio Ferri ha indagato le trasformazioni di Carroll e il concetto di simultaneità attraverso l’impressione delle ombre e delle luci che accadono sulla pellicola fotografica durante un lungo tempo d’esposizione. «Il paradosso dei gemelli, un esperimento mentale che sembra rivelare una contraddizione nella teoria della relatività ristretta», è stato mostrato da Alessandro Grippa, attraverso l’effetto evanescente di ritratti su carta carbone. «Abbandonando il formalismo matematico, scegliendo altre vie per descrivere questa fisica tanto lontana da noi – scrive Carli – è stato possibile stimolare la sensibilità di sette artisti che ora ci restituiscono la meraviglia di una parte di universo altrimenti inaccessibile. Decidere di guardare la natura sotto un’altra luce ha significato decifrare, vivere e descrivere esperienze che esistono solo al di là dell’uomo, attraverso artefatti, parole e forme colorate. Come i vetri variopinti di una cattedrale».

Alessandro Grippa, Due studi per un autoritratto, 2017, negativo da carta carbone.

Davide Abbati, Falsa partenza, 2017, Stampa su carta e vetro fusione.

Giorgio Ferri, Ombre, azione n. 2, 2017, stampa su carta fotografica.
L’evento si è chiuso il 18 marzo, dopo una discreta affluenza di visitatori.
Andrea Zepponi
Tutte le immagini sono di Marco Marangoni.
Note.
Camillo Triulzi – Trasformazione di Lorentz Riferimenti, 2017, scultura in lastre di vetro industriale.
La teoria della relatività nasce dall’applicazione di un principio di simmetria, attraverso il quale è possibile stabilire a priori quale forma debbano avere le leggi fisiche per essere indipendenti da tempo e luogo. Due osservatori diversi dello stesso fenomeno possono quindi allineare le loro prospettive, trasformando le rispettive coordinate di spazio tempo e confrontarsi sull’ordinamento di dati ed eventi.
Violetta Uboldi e Vittoria Parrinello – Invariante di Lorentz, Oggetti relativi 2017, pâte de verre.
“Oggetti relativi” è un’installazione composta da cinque elementi realizzati con la tecnica della pâte de verre, oggetti che comprendono due opposti: non sono né rotti né interi, né trasparenti né opachi, né utili né inutili. L’evento rottura si trova in un preciso dove e un preciso quando, cristallizzato in questo studio.
Violetta Uboldi e Vittoria Parrinello – Alchimia Relativistica 8,7509658919 x 108 m/s,
2017, Oggetti in ferro dorato.
Il numero atomico dell’oro è 79. Si tratta di un valore sufficientemente elevato da imporre agli elettroni più interni alti valori di energia cinetica e quindi velocità relativistiche. La correzione relativistica al modello atomico di Bohr porta a uno spostamento degli spettri di assorbimento del metallo verso le lunghezze d’onda del blu, corrispondenti a circa 460 nm, e al complementare colore giallo dell’oro. Come ridefinire c per trasformare il ferro in oro?
Sally Viganò – Varietà R3 x R Senza Titolo 2017, vetrofusione.
La linea di universo di un oggetto immobile coincide con la retta ct, su un diagramma di eventi. Il tempo scorre e il sistema si evolve, istante dopo istante. Ogni attimo è una sezione tridimensionale di un mondo in quattro dimensioni.
Davide Abbati – Redshift, Falsa Partenza, 2017, Stampa su carta e vetro fusione.
Quando una sorgente di luce si muove allontanandosi da un osservatore, la frequenza misurata appare minore della frequenza all’emissione. Anche in questo caso, alte velocità comportano estremi spostamenti verso frequenze più basse. Estreme virate verso toni di rosso.
Alessandro Grippa – Paradosso dei gemelli, limite della nostra luce, Due studi per un autoritratto, 2017, negativo da carta carbone.
Il tempo proprio è il tempo misurato in un sistema di riferimento solidale con il fenomeno di cui si misura la durata, informalmente definito come il tempo trascorso tra due eventi misurato da un orologio che passa attraverso entrambi. Il paradosso dei gemelli è un esperimento mentale che sembra rivelare una contraddizione nella teoria della relatività ristretta la cui soluzione, nei limiti della relatività speciale, dipende dal riconoscimento di tre sistemi inerziali differenti.
Giorgio Ferri – Trasformazioni di Carroll e Simultaneità, Ombre, azione n. 2, 2017, stampa su carta fotografica.
Eventi che accadono simultaneamente in luoghi diversi. Una violazione di causalità. Non esiste simultaneità per eventi tra loro lontani e non esiste azione immediata a distanza. Se un evento è generato da un altro, nessun osservatore, qualunque sia la sua velocità, potrà rilevare l’effetto prima della sua causa.